Sono sulle tue tracce, da anni ormai.
Ho paura di dimenticare, quello che non ho già dimenticato.
Il tuo profumo, già è lontano,
come ho potuto?
Avidità di avere dettagli, elementi, collegamenti,
perché di ricordi sembra non essercene più.
Tra fotografie scolorite e scatoloni impolverati,
sgualciti,
ci sono i tuoi pensieri.
E provo a immaginare, quel giorno che li hai posti li dentro,
avida di dettagli anche tu, forse già sapevi che avrei dimenticato?
Li hai lasciati lì, tra i tuoi sguardi magnetici di malinconia e di grazia,
quella eleganza angelica, che vorrei avere anche io,
ma di tuo ho solo l’anima, l’armatura e gli occhi,
sapevi già allora che li avrei cercati?
I vuoti, si sono riempiti di domande,
supposizioni, ipotesi e immagini,
in sospeso tra il dubbio che non sia mai esistito,
e il terrore del per sempre.
Eterna, questa vita, senza di te,
eternamente tu, madre.